Un Napoli stellare “costretto” a fermarsi

spalletti

Come nelle commedie di Eduardo. Fine del primo atto. Ora un intervallo lungo, ma proprio lungo, per far posto agli strani Mondiali del Qatar. Il Napoli ha recitato finora la parte dell’attore protagonista lasciando il ruolo di comparse alle antagoniste. Sia italiane che europee. Sta volando la compagine di Luciano Spalletti. Zero sconfitte in quindici turni di campionato e un gran primo posto nel girone di Champions. Orfani dei pezzi da novanta della stagione passata, gli azzurri appaiono trasformati, consapevoli delle proprie forze, ma soprattutto si sono calati nella parte di coloro che si propongono di portare all’ombra del Vesuvio quella cosa senza nome che i tifosi sognano ormai da più anni.

Gli otto punti sui rossoneri di Mr Pioli e i dieci sulla Juventus rendono bene l’idea di cosa stiano realizzando Kvaratskhelia e compagni. Già, Kvaratskhelia, il vero gioiellino del Napoli di quest’avvio di stagione. Forse non l’unico, a Giuntoli va dato atto di avere visto benissimo non solo per il georgiano ma anche per Kim, arrivato per sostituire il mitico Koulibaly. Il coreano ci sta riuscendo alla grande, ancor più se si pensa che il compagno di reparto Rrahmani è fuori da diversi turni. E ancora, lo scaltro DS ha vestito d’azzurro il francese Ndombele e l’uruguagio Oliveira. Se aggiungiamo i talentuosi giovani Zerbin, Gaetano e Zanoli, è del tutto palese che la rosa partenopea è davvero degna di onorare gli impegni molteplici che si profilano fino al prossimo giugno.

Merita un plauso particolare Alex Meret. L’estremo difensore azzurro, dato per partente ad agosto e spesso bersaglio di critiche impietose e ingiustificate, sta dando prova di serietà, bravura e maturità sorprendenti. Ha firmato già diversi successi della squadra. All’undici partenopeo mancano gli appuntamenti con Inter e Juve che sono in agenda nell’immediata ripresa del torneo. Due match che diranno molto sul prosieguo della stagione ma che non impensieriscono più di tanto la squadra. Le vittorie esterne su Roma, Milan, Lazio e Atalanta, le ultime due in rimonta, mettono apprensione sia ai neroazzurri di Simone Inzaghi sia agli uomini di Allegri.

Come si diceva, quella di Aurelio de Laurentiis è una squadra che entusiasma, gioca divertendosi e fa parlare i numeri. Ma fa parlare anche i commentatori sportivi, persino quelli internazionali che sprecano da tempo aggettivi consacratori di una evidente superiorità. E lo stesso Presidente si rende conto del momento magico e si prodiga per non perderlo. Archiviato da qualche giorno il rinnovo di Anguissa, il camerunense si è accordato fino al 2025 con opzione 2027, il “capo” ora cerca di blindare, forse già durante il ritiro in Turchia, altre tre pedine fondamentali. Rrahmani e Lobotka stipulerebbero un quinquennale, mentre capitan Di Lorenzo resterebbe per ulteriori quattro anni. Cristiano Giuntoli intanto assicura il rinnovo per il mister, almeno di un anno. Il direttore del Napoli vigila in particolare sulle posizioni di Kim e Kvaratskhelia.

Per il centrale appare opportuna una clausola rescissoria. All’enfant prodige georgiano andrebbe riconosciuto un lauto ritocco economico. Khvicha se l’è guadagnato sul campo, semplicemente incantando. Tifosi, infine, al settimo cielo. Non vedono l’ora che si ricominci. La passione di quest’anno sembra essere quella dei tempi migliori e non va tradita. Proprio no.